La serata delle passioni

In Casa di formazione, alcune serata per condividere le passioni di ciascuno e aprire una finestra sul mondo. Il racconto di un seminarista.

Durante un serata con la Casa di formazione, due seminaristi raccontano le loro esperienze estive e di missione.

Qualche tempo fa, il nostro rettore ci ha proposto di organizzare una serie di serate in cui ciascun seminarista avrebbe potuto condividere con gli altri le proprie passioni, presentando una tematica, un autore o una storia di cui fosse particolarmente interessato. Questa semplice proposta culturale, è diventata subito un’opportunità per ognuno di noi per farsi conoscere meglio e offrire agli altri nuovi orizzonti di bellezza.

In uno di questi appuntamenti, Matteo ci ha raccontato la visione della creazione in J.R.R. Tolkien, attraverso una lettura guidata di alcuni brani tratti da Il Silmarillion e da alcune commoventi lettere scritte dall’autore a suo figlio. Sono rimasto colpito dalla positività di Tolkien davanti alla presenza del male nel mondo, male che ha visto in prima persona combattendo in Francia durante la Prima Guerra Mondiale. I primi stupendi capitoli de Il Silmarillion raccontano la creazione come un concerto di musica celeste liberamente chiamata all’essere da Dio. In questo concerto il male entra come una dissonanza, una voce stonata, ma senza il potere di corromperlo fino in fondo. Più di un trattato teologico, la lettura fatta da Matteo mi ha aiutato a contemplare la bellezza e la bontà del creato.

In un’altra serata, Matthew ci ha fatto ascoltare alcune canzoni degli Avett Brothers, una band folk americana. È un gruppo che conosco da tempo, ma ascoltare i loro brani sotto la guida appassionata di Matthew, che ci raccontava dell’impatto che la musica gli Avett Brothers ha avuto nella sua vita, mi ha fatto riscoprire la bellezza dei testi e cogliere il vero senso delle parole che in passato avevo sempre ascoltato superficialmente.

Anche per me, queste serate sono state una occasione per aprirmi ai fratelli. I miei compagni di seminario conoscono la mia passione per la cultura e per la lingua giapponese. È un interesse nato parecchi anni fa grazie all’incontro con il cinema e la musica di quel paese, ma anche con la storia sorprendente che lì il cristianesimo ha dovuto attraversare. Superando la mia innata timidezza, ho proposto a tutti una serata in cui ho raccontato la storia cristiana del Giappone, dall’arrivo di Francesco Saverio, alle persecuzioni e ai martiri, fino ai santi moderni quale il dottore Takashi Nagai e la venerabile Satoko Kitahara. Preparando la presentazione, ho potuto approfondire ancora di più questo tema che mi affascina, scoprendo anche il gusto di condividere con gli altri ciò che mi è caro. Oltre a queste tre serate c’è chi ha parlato dei martiri delle Seconda Guerra Mondiale, chi di fotografia e chi di teatro. Queste “serate delle passioni” sono servite per aprire il nostro sguardo, sia sulla realtà sia su i nostri fratelli. Attraverso la condivisione dei nostri interessi, ci siamo conosciuti meglio e abbiamo potuto cogliere la bellezza là dove non ce lo saremmo aspettati.

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